lunedì 4 marzo 2013

"Guida all'autoimmolazione": la follia disperata della cricca del Dalai Lama


"Guida all'autoimmolazione": la follia disperata della cricca del Dalai Lama

"Self-immolation Guide": desperate insanity of the Dalai clique


Yi Duo
PECHINO, 1 Marzo (Xinhuanet) – Recentemente, la cricca del Dalai Lama ha pubblicato una "Guida all'autoimmolazione" su internet, incoraggiando apertamente i tibetani dentro ai confini cinesi ad "effettuare l'autoimmolazione secondo i piani e le procedure necessarie".

La "Guida all'autoimmolazione" dimostra un atteggiamento sobrio nel tramare e organizzare i crudeli gesti delle autoimmolazioni, le risalta tra le molte azioni di propaganda della cricca del Dalai Lama, perchè - tra tutte - è quella che è in grado di ottenere maggiore attenzione da parte dei riflettori.

Il libro è pubblicato col suo vero nome solo per il "governo tibetano in esilio", per evitare la pubblica condanna riguardo la manipolazione palese delle autoimmolazioni. L'autore delle "Istruzioni" è Lhamo Je, un "componente" per due mandati del "parlamento" della cricca del Dalai Lama; ancora adesso ricopre una posizione importante nel "sistema educativo".

La "Guida all'auotimmolazione" consiste in quattro parti. La prima è una mobilitazione ideologica che sostiene l'idea secondo cui gli autoimmolatori sono "grandi e onorevoli eroi senza paura"; "sia gli eroi che le eroine" devono essere pronti in qualsiasi momento a sacrificarsi per "la giusta causa".

La seconda parte da istruzioni dettagliate sulla "preparazione all'autoimmolazione", compreso " selezionare luoghi e date importanti", "registrare o scrivere le ultime volontà" e "chiedere a un paio di persone fidate di registrare video e scattare foto".

La terza parte introduce "gli slogan delle autoimmolazioni" e invita gli autoimmolatori a gridare "Tibet Libero, lasciate tornare il Dalai Lama in Tibet, rilasciate i prigionieri politici" e così via, chiedendo di stampare gli slogan su volantini da lanciare sul posto così da aumentare l'impatto visivo della scena.

La quarta parte illustra "altre attività non violente" come "gridare a gran voce gli slogan della campagna nelle scuole e in altri luoghi popolati", "fare discorsi pubblici", "raccogliere petizioni per il governo centrale" e sottolinea che "è davvero importante lanciare varie attività nei campi della politica, economia, religione e cultura".

Indipendemente dalla sua prospettiva, questa "Guida all'autoimmolazione" può essere considerata come "un notevole saggio", che equivale alla "confessione" che la cricca del Dalai Lama ha commesso il crimine di manipolare le autoimmolazioni.

Il capo del "governo tibetano in esilio" ha chiesto al governo cinese di mostrare le prove delle manipolazioni della cricca riguardo alle autoimmolazioni, "invitando" gruppi cinesi per andare a Dharamsala alla ricerca di tali elementi; loro stessi hanno reso pubbliche tali prove.

L'affidabilità di queste prove non sta solo nella fonte dello scrittore, un alto funzionario della cricca del Dalai Lama, ma anche nella conferma che ogni elemento del contenuto elenca quanto accaduto nelle autoimmolazioni precedenti.

Infatti, pressochè tutti i casi si sono verificati come la "Guida" aveva pianificato: qualcuno filmava la scena, qualcuno gridava slogan separatisti, incitando e radunando persone per evitare che il governo intraprendesse azioni di soccorso.

Alcune volte la cricca del Dalai Lama è persino stata capace di coprire tali pratiche con foto e video anche per decine di minuti.

Il contenuto delle "ultime volontà" gridate dagli autoimmolatori sono esattamente gli stessi della "Guida".

Lorang Konchok, dichiarato colpevole di omicidio volontario, ha agito su istruzioni della cricca del Dalai Lama, che aveva bisogno di lui per sfruttare il suo status, la sua influenza nel tempio, per incitare, istigare e costringere - con l'aiuto di suo nipote - altri a darsi fuoco.

Prima che le autoimmolazioni avvenissero, Lorang Konchok registrava le informazioni individuali e familiari dei prescelti, scattando foto. Una volta che il crimine era commesso, spediva immediatamente il materiale alla cricca del Dalai Lama attraverso un telefono cellulare.

La "Guida all'autoimmolazione" mira a "standardizzare e sistematizzare la pratica dell'autoimmolazione per crearne in futuro una sorta di catena di montaggio" e raggiungere il risultato "più efficiente" possibile.

La "Guida all'autoimmolazione" da anche uno schiaffo ad alcune forze occidentali. Per contenere e dividere la Cina, per molti anni queste forze hanno indicato il Dalai Lama come un modello di protesta "non violenta".

Dopo le autoimmolazioni, hanno completamente ignorato i fatti, negando i crimini commessi dalla cricca del Dalai Lama e indicando come causa di tali gesti la politica del governo cinese. Inoltre, hanno mostrato compassione e "preoccupazione" per i criminali condannati alla prigione dalle leggi cinesi per incoraggiare altri manipolatori.

La pubblicazione della "Guida all'autoimmolazione", che ammette apertamente il crimine della cricca del Dalai Lama di sostenere e pianificare le autoimmolazioni, le sue motivazioni politiche e i futuri piani di continue manipolazioni non hanno salvato la faccia dei suoi maestri occidentali.

Perchè la cricca del Dalai Lama pubblica "La guida alle autoimmolazioni" in questo momento? La ragione è che tra loro gli estremisti si sentono disperati.

Secondo il Sing Tao Daily canadese, il quattordicesimo Dalai Lama una volta istruì così i suoi seguaci: "Supponiamo di riporre alle armi per raggiungere i nostri obiettivi, abbiamo bisogno in primo luogo di fucili e munizioni, ma chi ce li venderà? Se trovassimo un venditore, dove troveremo i soldi? Anche se avessimo quei soldi e comprassimo quei fucili, come potrebbero essere trasportati in Cina attraverso il confine? La CIA una volta ci gettò dagli aerei i fucili per noi, ciò è avvenuto in passato e non succederà mai più".

Il quattordicesimo Dalai Lama imparò la lezione dai suoi fallimenti: cercare "l'indipendenza del Tibet" attraverso attività violente non funzionava ed era meglio adottare il Middle Way Approach, per ingannare il mondo e arrivare all'"indipendenza" indirettamente. Comunque, questo piano politico non ha fatto nessun progresso dalla sua nascita e perfino il canale di contatto con il governo centrale cinese fu bloccato dalla stessa cricca.

Finora lo schema di manipolare le autoimmolazioni è stato definito dalle loro menti malate come "più alta forma di protesta non violenta", tutto ciò sarà condannato. Tutto questo renderà alcuni estremisti ancora più impazienti, per questo hanno pubblicato la "Guida all'autoimmolazione", sperando che questo fuoco malvagio si spenga almeno con qualche "successo".

Un'altra ragione per la pubblicazione della "Guida all'autoimmolazione" è che i risultati di questi gesti non abbiano influenzato l'opinione pubblica internazionale come si aspettava la cricca del Dalai Lama. Magari alcune potenze occidentali che hanno sempre appoggiato la cricca del Dalai Lamanon non osano prendere il rischio di perdere reputazione politica o legittimità morale di sostenere le autoimmolazioni: un atto di violenza e di terrorismo pubblico.

In un'intervista al New York Times del 3 febbraio, il capo del "governo tibetano in esilio" si è lamentato del fatto che: "Se l'autoimmolazione in Tunisia è stato catalizzatore della Primavera Araba, perchè non abbiamo avuto lo stesso supporto della comunità internazionale?".

Un commento da Chinese News Net ha sottolineato che "le autoimmolazioni di tibetani hanno ricevuto raramente l'appoggio della comunità internazionale".

E' difficile immaginare come la comunità internazionale possa appoggiare atti così brutali e inumani. Il governo cinese non crea le condizioni per incoraggiare i tibetani a darsi fuoco.
Quindi non può essere condannato.

I paesi occidentali conoscono tutti il retroterra delle autoimmolazioni. Ci hanno rimesso la faccia a sufficenza non condannando il "governo tibetano in esilio".

La cricca del Dalai Lama ha provato a spingere sulle autoimmolazioni attraverso la pubblicazione di "Guida all'autoimmolazione" per elemosinare la compassione internazionale. Questo atto ha fatto riconoscere chiaramente alla comunità internazionale la ferocia, la follia della cricca esortando alcune potenze occidentali a trattenersi nel dargli sostegno.

La "Guida all'autoimmolazione" pubblicata in questo momento dalla cricca del Dalai Lama cerca di essere un ricatto politico contro il governo cinese, ma si è rivelato essere vano.

Se il piano di "indipendenza del Tibet" fallì nel 1959 attraverso lo scontro militare e la ribellione armata, come è possibile ottenerla incitando alcune povere persone a darsi fuoco?

Infatti, attraverso gli sforzi congiunti a tutti i livelli dei governi locali, la frequenza delle autoimmolazioni è stata frenata e la prova del ruolo del Dalai Lama nella manipolazione delle autoimmolazioni è stata resa chiara. Molti criminali, i cui atti sono detestati dalla gente del posto, sono stati consegnati alla giustizia.

Tutto ciò dimostra l'impopolarità della cricca del Dalai Lama in Cina e la popolarità del governo cinese. Il governo vincerà la battaglia contro le autoimmolazioni così come non si farà illusioni sulla cricca del Dalai Lama, non si aspetterà la gentilezza di alcune potenze occientali, ma manterrà la situazione sotto controllo sulla base dei nostri sforzi.

La fantasia della cricca del Dalai Lama secondo cui ogni autoimmolazione eserciterà una pressione sul governo cinese sarà altamente controproduttiva. Al contrario, ogni caso di autoimmolazione avvenuto è un sanguinoso crimine aggiuntivo che la cricca del Dalai Lama ha commesso sulla stessa etnia tibetana.

Voi, della cricca del Dalai Lama, compresi gli autori della "Guida all'autoimmolazione", sostenete ripetutamente che darsi fuoco è una forma di "protesta pacifica"; vi aspettate la stessa attenzione dei venditori in Tunisia? Allora, per favore, imparate dalla vostra guida quello per cui gli abitanti della rete sono chiamati a fare. Se non osate darvi fuoco, fermate la follia il prima possibile.

Luxun, un famoso scrittore cinese disse che chi rimane vivo non ha diritto di persuadere gli altri a morire. Quindi, fatelo prima voi se pensate che sia una buona idea.

Traduzione dall'inglese a cura di Andrea Parti

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