sabato 30 marzo 2013

L’ “Indipendenza del Tibet”: lo scopo dell’istigazione all’auto-immolazione

Dalla rivista online Stato e Potenza:
http://www.statopotenza.eu/6600/lindipendenza-del-tibet-lo-scopo-dellistigazione-allauto-immolazione

L’ “Indipendenza del Tibet”: lo scopo dell’istigazione all’auto-immolazione
 
Nel 1959, la cricca del Dalai Lama fuggì all’estero dopo il fallimento della ribellione armata in Tibet. Da allora, in cinque decenni, la cricca del Dalai Lama ha commesso una serie di crimini violenti tra cui vessare i confini cinesi, complottare disordini a Lhasa e fomentare i tumulti “14 marzo” del 2008 che hanno incluso pestaggi, distruzione di proprietà, saccheggi e incendi dolosi. L’obiettivo è sempre stato “l’indipendenza del Tibet”.
Negli ultimi anni, attraverso la cospirazione delle auto-immolazioni, la cricca del Dalai Lama ha accumulato il suo “cattivo karma” e lo intende utilizzare come un mezzo per “trattare” con il governo centrale cinese. Da quando l’auto-immolazione è iniziata, la cricca del Dalai Lama ha più volte fatto dichiarazioni pretendendo spregiudicatamente che “i leader comunisti cinesi riprendano i negoziati pacifici con il cosiddetto governo tibetano in esilio e risolvano i problemi legati al Tibet“. Il capo di questo governo illegale ha pubblicamente espresso la sua speranza che “la primavera araba innescata da auto-immolazioni a Tunisi” si sarebbe vista anche in Cina.
Le intenzioni della cricca del Dalai Lama sono: in primo luogo, fare pressione sul governo cinese affinché accetti il dialogo con il cosiddetto “governo tibetano in esilio” e riconosca politicamente questa organizzazione separatista, in secondo luogo, di realizzare un “alto grado di autonomia nel Grande Tibet” attraverso la negoziazione. Il “Tibetan Youth Congress” ha apertamente affermato che “un Tibet completamente indipendente è la risoluzione finale all’auto-immolazione“. Quando i capi del governo illegale sono entrati in carica, hanno pubblicamente annunciato che “l’indipendenza del Tibet è un obiettivo in linea di principio, mentre “l’autonomia del Tibet ” è un obiettivo realistico“. Il loro obiettivo politico dietro il complotto dell’auto-immolazione non poteva essere più chiaro.
Come il quotidiano tedesco Die Tageszeitung sottolinea, le auto-immolazioni del popolo tibetano non hanno nulla a che fare con la religione. L’auto-immolazione è diventata uno strumento di contrattazione per il Dalai Lama e il “governo in esilio” per fare pressione sul governo cinese per i propri interessi politici. Tuttavia, in ogni momento e in tutto il mondo, nessun gruppo politico è mai riuscito a raggiungere i propri obiettivi politici inducendo con l’inganno gli altri a bruciarsi. Le pratiche inumane del Dalai Lama non potranno mai minare l’unità, la forza e il sempre crescente status internazionale della Cina.
E’ evidente che la cricca del Dalai Lama è alla disperazione. La sua unica strategia è quella di uccidere più tibetani, nonostante la ripugnanza che questo ispira in tutto il mondo. Un “funzionario” del governo illegale ha scritto questi commenti sanguinosi sul sito web della cricca del Dalai Lama: “Se 100 mila tibetani si sacrificano, potremo presto godere della libertà.” “Sacrificare” una generazione non è sufficiente, la cricca cerca di raggiungere anche i bambini innocenti. Secondo un rapporto di Voice of America del 10 aprile 2012, una scuola istituita dalla cricca del Dalai Lama ha esposto delle foto di auto-immolazione e ha costretto i bambini a rendere omaggio agli auto-immolati. Quei bambini stavano in fila per salutare il corteo funebre per gli auto-immolati che si sono recati in India in esilio. Gli studenti hanno chiesto al loro insegnante: “Riusciremo a compiere quello che hanno fatto?
Come la risoluzione ONU 36/35/ dichiara: i bambini “devono crescere in uno spirito di comprensione, di tolleranza e di amicizia con tutti i popoli, in pace e fratellanza universale, rispetto della libertà di religione e le credenze degli altri“. Eppure, la cricca del Dalai Lama si sta adoperando per un’”educazione all’odio” e ad una “formazione all’auto-immolazione” tra i bambini. Tutto ciò rivela l’ipocrisia del Dalai Lama in materia di “pace” e “non-violenza”.
LiangJun, Yao Chun ChinaTibet 26 marzo 2013
Traduzione di SP
 

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